Importante parlare di rinnovo dei contratti collettivi nazionali, ma non dimentichiamoci anche della Sicurezza sul Lavoro
“Spesso la sicurezza sul lavoro viene lasciata in secondo piano, come se gli infortuni sul luogo di lavoro debbano essere messi in secondo piano rispetto al profitto”
Questo il commento del dott. Stefano Volpini, esperto nella Consulenza della Sicurezza sul lavoro a Roma e provincia e amministratore della Bio Invent, Centro di Formazione Accreditato Regione Lazio che da più di dieci anni mette la propria esperienza al servizio delle aziende a Roma e provincia offrendo corsi di formazione sulla Sicurezza sul Lavoro e Igiene degli Alimenti.
“Nella discussione che si sta affrontando in queste ore tra Confindustria e Sindacati di categoria si sta ponendo l’accento solo ed esclusivamente sui rinnovi dei contratti collettivi, importantissimo dato che si attendono i rinnovi da anni, ma spero vengano affrontati anche temi come la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro che, secondo la mia esperienza, viene ancora troppo sottovalutata dalle attività commerciali che dovrebbero guardare alla formazione come la chiave di volta per abbattere gli infortuni e le morti sul posto di lavoro”
Le morti e gli infortuni sul luogo di lavoro secondo i dati dell’INAIL sono diminuiti del 24,4%, dati che devono essere presi con le dovute precauzioni per via del lockdown a cui abbiamo assistito in questi mesi. Anche nella provvisorietà dei numeri, il dato sugli incidenti mortali, non legati alla pandemia, evidenzia un aumento di 88 casi rispetto ai 482 registrati nello stesso periodo del 2019 (+18,3%) confermando la necessità di un maggiore impegno da parte di tutte le parti sociali.
“La prima cosa che normalmente le aziende pensano di fare è tagliare i costi della formazione sulla sicurezza inserendo il lavoratore in regime smartworking grazie anche alla situazione attuale di emergenza - insiste il dott. Volpini – ignorando che anche questa nuova modalità lavorativa presenta dei rischi e che necessita di una formazione specifica come quella che noi abbiamo elaborato e totalmente fruibile online.”
Speriamo che il comunicato serva come riflessione nei confronti degli addetti ai lavori e come stimolo nei confronti del Datore di Lavoro che, nonostante la drammaticità dei numeri, continua a sottostimare l’importanza della formazione dei propri dipendenti come utile strumento per salvaguardare la loro salute.